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anni fa fu il Senato degli Stati Uniti a definire l'
alimentazione
tradizionale mediterranea a base di pasta, pane, verdura, frutta,
pesce ed olio
«il modo più sano
di mangiare».
In verità già molti anni prima Ancel Keys, dell'Università del
Minnesota, aveva riconosciuto, la validità di questo tipo
di alimentazione e fu, in un certo senso, il primo ad affermare
scientificamente il valore della
«dieta mediterranea» nella
quale il pane a la pasta svolgono un ruolo primario.
Sono passati vent'anni, molte cose sono cambiate nell'
alimentazione
degli Italiani e non sempre in meglio, ma piano piano si è scoperto l'esigenza di ritornare
ad una alimentazione più legata alla terra, alle stagioni e alla tradizione.
La ricerca scientifica ha dimostrato che la
«dieta mediterranea» è considerata
la migliore per prevenire infarti, arteriosclerosi, tumori e per evitare l'obesità oppure
per aiutarci a dimagrire. Per questo, però, è necessario partire
dalle origini della
«dieta mediterranea», una dieta povera, costruita
attraverso i secoli e grazie all'apporto di varie culture alimentari che si
sono incontrate nel Mediterraneo.
I nutrizionisti evocano, come è noto, l'immagine della piramide, simbolo
ormai universale della
«dieta mediterranea». Alla base di questa
piramide, molto nota ormai anche in Italia, ma elaborata negli Stati Uniti,
troviamo i carboidrati complessi: pasta, pane, amidi, patate. Sono questi gli
alimenti che possono essere consumati tutti i giorni.